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Come imparare a gestire la propria infelicità sul lavoro senza interferenze nelle relazioni sociali

Comprendi la psicologia della felicità.

Partiamo dal presupposto che la felicità (come ogni altra emozione) è uno stato in sé, che è fugace e fluttuante, e che è percepibile proprio perché si alterna a momenti di infelicità. Se fossimo sempre felici, non ce ne accorgeremmo nemmeno.

Trova circostanze attenuanti che possano giustificare discrezione.

Non sempre lo dimostriamo, ma solo alcuni di noi pensano di essere veramente competenti, sufficientemente preparati e all’altezza per raggiungere la piena realizzazione personale e professionale. Altri sono ben consapevoli del loro valore, ma a volte tendono a mostrarlo in modo eccessivamente assertivo per paura di essere vittime di bullismo, ma rischiano di ignorare l’importanza delle relazioni con gli altri e il potere di una buona diplomazia.

Ti piacerebbe fare una scelta facilmente senza cercare sempre conferme o consigli esterni?

In effetti, tutte le risposte più vere vengono dall’interno, non dall’esterno. In questa lezione imparerai non solo come guardare completamente al futuro, ma anche come utilizzare e comprendere tutte le tecniche basate sulla mente per lasciarti guidare dalle tue più vere esigenze di vita. Passerai da un vecchio modo basato sulla paura e sul controllo esterno a un nuovo modo basato sull’amore, l’intuizione e l’energia.

Esigenze e prospettive chiare

Generalmente ci piacciono le situazioni prevedibili, ma la nostra prospettiva per il futuro deve essere chiara, ma non troppo. Se il nostro ambiente e le nostre situazioni sono troppo evidenti, perdiamo la diversità e ci sentiamo meno propensi ad avere un impatto sul futuro. Pertanto, essere troppo chiari può essere controproducente, poiché ci stanca e ci demotiva. Un processo di feedback dovrebbe garantire che le esigenze e le prospettive siano sufficientemente chiare sul lavoro.

Gestisci la tua infelicità sul lavoro.

Forse uno dei motivi per cui non ti piace più il tuo lavoro e finisci per pensare “Odio il mio lavoro” è che ti senti sovraccarico.

Se puoi ottimizzare in qualche modo il tuo flusso di lavoro, o se hai bisogno di riequilibrare le tue responsabilità, prova a parlarne con il tuo responsabile. Comunicare con il tuo capo o con un tuo collega, potrebbe essere tutto ciò di cui hai bisogno per migliorare ciò che sta togliendo entusiasmo al tuo lavoro.

Un lavoro insoddisfacente spesso determina una vita infelice. Il lavoro occupa la maggior parte del nostro tempo e crea la nostra visione di noi stessi, un’immagine che dovrebbe darci dignità. Quindi svegliarsi ogni mattina lottando per trovare la stessa attività è fonte di ansia, stress, scarsa motivazione e insoddisfazione, facendoci precipitare in uno stato mentale spiacevole e persino pericoloso.

Uno dei modi per eliminare l’insoddisfazione è trasformare l’insoddisfazione in cambiamento.

E tu? Come riesci a gestire la tua insoddisfazione?

Sono Laura una professionista ed esperta della relazione di aiuto.
Counselor, coach e formatore. Anche on line!

Il counseling è il mio modo di essere, il mio stile di vita.
Non do consigli ma offro sostegno alle persone, alle relazioni e alle famiglie.

Il mio motto:
Trova ciò che ti fa brillare gli occhi e fallo piu’ che puoi

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