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Perché un’amica non può essere la tua Life Coach

In molti mi chiedono informazioni sul coaching e alcuni si avvicinano titubanti perché, sebbene se ne senta spesso parlare, la definizione rimane sempre un po’ vaga e sfugge il collegamento con l’aspetto pratico, pensando che anche un’amica possa dare consigli come un life coach.

Il life coach, come ho già scritto qui, ti aiuta a tirare fuori la parte più autentica e ad esprimere la migliore versione di te, quella senza limitazioni, condizionamenti, paure o sabotaggi.
Quando gli amici o le amiche mi chiedono di aiutarli a fare un percorso, seppur a malincuore, devo declinare la proposta, da amica non posso essere la loro life coach.

Di cosa parliamo in questo articolo

Perchè?

• Da Life coach ti guardo con occhi “nuovi”

Non ti conosco, non so nulla di te e proprio per questo riesco ad avere un punto di vista esterno sulla tua situazione e la giusta obiettività per supportarti negli obiettivi che vuoi raggiungere.

• Ti “ascolto attivamente”

L’ascolto attivo è fondamentale e mi richiede di essere concentrata completamente su di te. Diversamente da come potrebbe capitare fra amici quindi, non mi distraggo guardando il telefono o perdendomi dietro qualche pensiero, perché dopo le tue parole ti comunico il mio feedback per essere sicura che siamo sulla stessa lunghezza d’onda: tu parli e io comprendo quello che stai dicendo e ti racconto quello che mi trasmetti.

• Nelle amicizie capita che non si abbia voglia di raccontare tutto di sé o di quello che si sta vivendo

Come coach, la prima cosa che chiedo è quella di considerare le sessioni come uno spazio da dedicare completamente a se stessi, in cui sentirsi liberi di esprimere ciò che si pensa e che si sente in tutta sincerità. Esseri sinceri con se stessi è indispensabile per raggiungere i propri obiettivi.

Qual è il risultato?

L’inizio è sempre un po’ sottovoce, ma subito dopo ci sente sicuri e soprattutto “ascoltati”, ci si sente capiti ed accolti. Accoglienza e comprensione fanno parte dello spazio che ti riservo. Gli anni che ho dedicato (e che dedico tutt’ora) alla crescita personale e alla meditazione mi hanno permesso di avere un comportamento “neutrale” ma al tempo stesso “accogliente”. Ciò significa che:

non proietto un mio pensiero o una qualsiasi forma di giudizio nei tuoi confronti, ma ti accolgo in tutte le parti di te, permettendoti di essere come sei, nella tua unicità.

Il risultato è che molti si sorprendono della sensazione di leggerezza, serenità e spesso felicità che hanno dopo le nostre sessioni. E io per prima vengono ispirata dai loro racconti perché tutti, nessuno escluso, mi confermano che la nostra parte più autentica e la nostra guida interiore sono lì e aspettano pazientemente di essere ascoltate.

Quando entriamo in contatto con quella parte di noi che “sa”, tutta la nostra vita comincia a cambiare e a migliorare esponenzialmente sia nella salute che nel lavoro, nelle relazioni e nel benessere.

Serve una mano?

Se vuoi toccare con mano come si svolge una sessione di coaching con un’esperta, contattami per prenotare un colloquio gratuito.

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