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Chiedere aiuto: quando è il momento giusto?

Perché è così difficile chiedere aiuto? Per molti chiedere aiuto rappresenta una vera e propria odissea, spesso a causa di varie credenze erronee legate al significato di questo gesto.

Nel mondo della competizione in cui siamo ormai soliti muoverci, è comune pensare che chiedere aiuto significhi essere condannati a dover restituire un favore, con la convinzione che tutto quello che facciamo lo facciamo per ottenere qualcosa in cambio.

Non possiamo definire un momento specifico che segna universalmente quando bisogna chiedere aiuto. I limiti sono specifici, proprio come le risorse. Quindi, come possiamo capirlo? Ognuno deve sapere cosa sta cambiando nella sua vita, quali cose non sta tralasciando a causa della paura, della tristezza o della mancanza di voglia, o che relazione ha con tutte le attività che prima lo rendevano felice.

Saper riconoscere i propri limiti

Riconoscere i propri limiti presuppone il farsi carico di se stessi, tenendo in considerazione il fatto che nessuno ha tutte le risposte, nessuno dispone della verità assoluta e nessuno è capace di autogestirsi senza il contributo della natura

Chiedere aiuto è un atto di coraggio

Nascondere i propri sentimenti, credere che piangere sia da deboli, pensare che le proprie forze vadano ben oltre l’energia che possono effettivamente apportare, abbracciare l’idea che nessuno ci capirà, sono tutti fili che possono arrivare a soffocarci. Non possiamo fare tutto (né dobbiamo essere in grado di farlo), mostrare quello che proviamo non è segno di codardia, così come andare da uno specialista non è sinonimo di perdere o di ammettere una sconfitta. Chiedere aiuto dimostra coraggio, intelligenza e sicurezza.

Come posso aiutarti

Sono Laura una professionista ed esperta della relazione di aiuto. Counselor , coach e formatore

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